L'impianto elettrico della barca

Un impianto elettrico ben realizzato è importante innanzitutto per la sicurezza ma garantisce anche vacanze e giornate di svago senza imprevisti.

Un impianto elettrico ordinato

Disporre di un impianto ordinato, oltre che correttamente dimensionato e ben eseguito è fondamentale e può risultare decisivo in caso di emergenza. Poter intervenire subito e con cognizione di causa in caso di avarie ci permette di toglierci velocemente da ogni impiccio, piccolo o grande che sia.

E’ altrettanto indispensabile redigere uno schema dell’impianto elettrico di bordo nella maniera più dettagliata e precisa possibile che ci sarà utile non solo in caso di guasto ma anche per eseguire la dovuta manutenzione periodica.

Raccomandiamo inoltre di utilizzare una corretta codifica attraverso colori dei cavi differenti, fascettature, etichette e mantenere ovviamente la massima accessibilità ad ogni elemento di rilievo.

Di seguito un esempio di schema elettrico ad una sola batteria...

Cavi elettrici e collegamenti

Come abbiamo meglio specificato nelle guide "Elettricità a bordo" e "Cavi elettrici in barca" il dimensionamento dei cavi è molto importante per evitare pericolosi sovraccarichi di corrente. Altrettanta attenzione si deve porre alla qualità dei collegamenti (morsetti, crimpature ecc..).



Protezione dell'impianto elettrico di bordo.

I fusibili

I fusibili sono elementi sacrificali che servono a proteggere il circuito elettrico da pericolosi sovraccarichi di tensione. Il fusibile contiene un filamento che fonde se sottoposto a un determinato carico di corrente (espresso in ampere) indicato sul fusibile stesso.
Una volta fuso, il circuito viene interrotto e per rispristinarlo occorre inserire un nuovo fusibile.

I fusibili a differenza di quanto comunemente si pensa, servono a proteggere i cavi e non le utenze. Se in caso di corto circuito non intervenisse il fusibile, il corto arriverebbe fino alle batterie, facendo saltare tutto l’impianto.

Fusibili in barca

Interruttori automatici o Fusibili riarmabili

I fusibili rappresentano una soluzione semplice e a basso costo per la protezione dell’impianto dai sovraccarichi di corrente. Gli interruttori automatici (magnetotermici o magnetoidraulici) rappresentano invece un’alternativa più affidabile e pratica in quanto incorporano tecnologie più evolute e soprattutto non vengono danneggiati quando entrano in funzione. Questi interruttori possono essere ripristinati all’istante senza dover essere sostituiti e hanno una vita media di gran lunga superiore a quella dei normali fusibili.

Batterie e staccabatterie

Dimensionare correttamente le batterie di bordo

Calcolare il consumo totale di tutte le utenze moltiplicando il consumo nominale di ciascuna utenza per il numero di ore di ipotetico utilizzo. In base a questo valore possiamo scegliere una batteria di capacità adeguata a sostenere il consumo previsto per il tempo considerato.

Anche in questo caso è buona norma sovradimensionare la batteria per evitare di utilizzarla oltre il 50% della sua capacità e lasciare un certo margine di riserva.

Batterie di avviamento e servizi

E’ buona norma quindi che questi due gruppi di batterie siano indipendenti e non collegati tra loro. Se le batterie dei servizi dovessero infatti scaricarsi per qualche motivo, la batteria di avviamento sarebbe comunque in grado di accendere il motore.

Entrambi i gruppi di batterie tuttavia devono essere ricaricati e anche se separati, in questa fase si troveranno inevitabilmente ad essere collegati tra loro.

Staccabatteria e Deviatori

Questi dispositivi sono elementi importanti dell'impianto perchè permettono di interrompere un circuito o selezionare il gruppo di batterie che devono rimanere connesse all'impianto.

Ricarica delle batterie

Alternatore

Un impianto elettrico di bordo è equilibrato se lo sono tutti gli elementi che lo compongono. Se ad esempio si decide di installare batterie di capacità più elevata è bene verificare che l’alternatore sia in grado di supportarle fornendo loro la carica necessaria in un tempo utile. Considerando i tempi di carica delle normali batterie (ad elettrolito liquido) l’alternatore dovrà erogare il 25-30% circa della capacità delle batterie stesse.
Dato che l’avviamento del motore non assorbe che poche ampère il calcolo è normalmente riferito alle sole batterie dedicate ai servizi.

L’esigenza di installare a bordo batterie di grande capacità e di alternatori potenti, si presenta soprattutto sulle barche a vela che desiderano navigare in autonomia per lunghi periodi di tempo.

Regolatori di carica

La carica delle batterie è affidata al regolatore di carica, elemento integrato nell’alternatore o separato che consente di attivare, disattivare e regolare la potenza dell’alternatore a seconda dello stato delle batterie. Date le diverse caratteristiche ed esigenze dei diversi tipi di batterie utilizzati in barca (avviamento e servizi), i moderni regolatori elettronici (regolatori multi-step) permettono di regolare il processo di carica ottimizzandolo a seconda del tipo di batteria e dello stato in cui si trova distribuendo l’energia in maniera intelligente. Questi apparati riescono a caricare velocemente e a fondo i diversi tipi di batteria anche in contemporanea, senza rischiare sovraccarichi aumentando pertanto la vita media delle batterie stesse.

I Caricabatteria a 220V.

Se l'alternatore è in grado di ricaricare le batterie quando il motore della barca è in moto, i Caricabatterie effettuano la stessa operazione attraverso il collegamento alla rete elettrica di terra (220 V.). Sono dispositivi indispensabili per mantenere il buono stato delle batterie quando la barca rimane ormeggiata in banchina per lunghi periodi come ad esempio può accadere in inverno o sulle imbarcazioni a vela in cui l'utilizzo del motore può essere saltuario.

Al caricabatteria a 220V. viene richiesto un lavoro differente rispetto a quello dell’alternatore. Quest’ultimo deve essere in grado di effettuare la ricarica nel più breve tempo possibile per mantenere la massima autonomia quando si è in navigazione.
In banchina invece la barca rimane per diverse ore e questo permette di poter adottare caricabatteria con potenze inferiori rispetto a quelle richieste ad un alternatore.

Un caricabatteria con capacità del 20-25% rispetto alla capacità delle batterie da ricaricare è di norma sufficiente.

In Breve

I consigli essenziali

  • Redigere uno schema dell'impianto il più possibile dettagliato
  • Realizzare un impianto elettrico logicamente "ordinato"
  • Dimensionare correttamente ogni elemento dell'impianto
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